venerdì 27 gennaio 2012

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C'è fumo nella stanza,da quattro giorni non viene aperta la finestra.
Tutte le notti aspetto con impazienza che spunti l'alba.Attendo con trepidazione quasi infantile che i vetri si colorino di un azzurro tenue,che nasce dal nero,un mostro sventrato.I palazzi che mi circondano limitano la vista,le tende sono sempre abbassate,una lampada al neon timida nel suo ronzio impone la sua violenta presenza sulle mie mani,e tutto questo mi basta,l'aria chiusa,il silenzio,ma tutto questo mi basta,la gente che dorme,i gatti sotto le automobili,ma tutto questo mi basta,tutto per quella manciata di minuti,l'intera esistenza per quel momento in cui le tende si colorano in sordina.

martedì 24 gennaio 2012

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Non capisco se questa è tristezza o semplicemente del peperoncino che mi è finito negli occhi.

lunedì 23 gennaio 2012

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Vorrei essere uno di quei nidi abbandonati che si vedono tra i rami spogli.

venerdì 13 gennaio 2012

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Oggi la nonna ha fatto i carciofi.
Semplicissimi,con un filo d'olio,le olive nere e un pugnetto di capperi.
Io per esempio i carciofi non li faccio mai,bisogna sbucciarli,mutilarli,con cura,e poi c'è una ragazza che scrive che anche i carciofi hanno un cuore e con che diritto,io,dovrei tagliarlo in quattro?Meglio lasciarlo fare alla nonna -che da giovane tirava il collo alle galline- con la sua sicurezza da crudeltà culinaria.


E questa mattina,mentre facevo la doccia,tutto quello che volevo era scivolare nello scarico,ma mi sarebbe bastato anche rimpicciolirmi e rimanere impigliato in una spazzola.
Magari la tua.

martedì 10 gennaio 2012

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A volte ho la fortissima sensazione che sia il pennino a comandare - sul tratto,la linea da percorrere,la pressione - e non più la mia mano,così da ridurre l'operazione in se delicatissima ad un lasciarmi guidare,senza paura,senza paura,non capendo più se sono io a lasciare segni o qualcun altro che ha preso il mio posto,un altro io,un altro sole,luna,cosmo,materia infinita nelle mie fragilissime dita nell'atto del creare.
Ed ogni cosa mi appare come un grumo nero di sangue esploso sulla carta.

martedì 3 gennaio 2012

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Io non sono il Sole.
I piedi si muovono automaticamente sull'asfalto tormentato dalla pioggia,mi portano sulla porta della banca,allo sportello,sulla via del ritorno.
Non c'è stato un solo gesto che abbia avuto un qualche significato questa mattina.
Sono sporco,ho i capelli impiastricciati dal sonno,il futuro che mi calcia lo stomaco per poi scappare via,come un teppista.

L'unica cosa che ho sono i tuoi capelli intrappolati nella sciarpa.

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